RAV

Rapporto di autovalutazione per il triennio 2022-2025

Descrizione

Il RAV, acronimo di Rapporto di Autovalutazione, rappresenta uno strumento fondamentale condiviso da tutte le scuole italiane per esaminare criticamente il proprio funzionamento e fissare obiettivi di miglioramento.

Questo documento si compone di 5 sezioni strutturate in 49 indicatori, consentendo alle scuole di ottenere una visione panoramica della propria situazione.

Attraverso questi indicatori, le istituzioni scolastiche possono effettuare una valutazione dettagliata dei punti di forza e delle debolezze, confrontandoli con dati a livello nazionale e internazionale.

Il fine è quello di sviluppare strategie per potenziare l’azione educativa dell’istituto.

Il RAV richiede un’analisi approfondita del contesto in cui la scuola opera, comprendendo la popolazione studentesca, il territorio e le risorse sociali, economiche e materiali disponibili, nonché l’esame degli esiti degli studenti.

Quest’ultimo aspetto non si limita ai risultati scolastici, ma include anche le performance ottenute in prove standardizzate, il raggiungimento di competenze chiave e i risultati a lungo termine, come il proseguimento degli studi universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro. Inoltre, il documento esamina i processi organizzativi e gli ambienti di apprendimento, coinvolgendo dalla progettazione della didattica alla configurazione degli spazi educativi, promuovendo inoltre la sinergia con il contesto territoriale circostante.

Allegati

RAV 2023

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Riferimenti normativi
Il RAV, istituito con il DPR. n°80/2013, a livello normativo ha subito cambiamenti dopo l'entrata in vigore della legge 107 o buona scuola, la quale ha cambiato il quadro di riferimento relativo all'impiego dei dati presenti nello stesso. Da quel momento in poi tra gli indicatori di valutazione viene inserito il "contributo del dirigente al perseguimento dei risultati per il miglioramento del servizio scolastico" Successivamente, il Miur ha emanato 2 importanti note:la nota 7904/2015, con la quale ha dato indicazioni precise riguardo le sue caratteristiche; la nota 5083/2015, con la quale ha concesso alle istituzioni scolastiche di rivedere e riconsiderare tutte le pari del proprio RAV, redatto in formato elettronico.